🦖 Dieci tipi di ImprendiSauro non ancora in via di estinzione (purtroppo)
Ci sono giornate in cui entro in certe aziende e mi sento come un’osservatrice del National Geographic al Museo della Scienza o come una turista in Jurassic Park.
Insomma, invece di manager e imprenditori illuminati, mi trovo davanti a creature preistoriche che governano il loro habitat con regole arcaiche e strategie di sopravvivenza risalenti al Mesozoico del business.
Non importa quanto sia moderna l’azienda, il settore o la grandezza del team (e, credetemi, non conta nemmeno l’età dell’imprenditore): ogni tanto un Imprendisaurio sbuca sempre fuori.
Magari è convinto che la leadership sia sinonimo di controllo assoluto, oppure si autoproclama genio incompreso e si stupisce che nessuno riesca a stare al passo con le sue idee “rivoluzionarie”.
Oppure, più semplicemente, svaluta e demoralizza chiunque osi esprimere un pensiero che non coincida con il suo (il problema è che spesso un pensiero non ce l’ha, e, anche volendo, è davvero difficile andarci d’accordo).
Queste figure, purtroppo, non sono ancora in via di estinzione – anzi, alcune aziende sembrano aver messo su un programma di riproduzione intensiva con gli imprendisauri di seconda e terza generazione.
E non serve lavorare in una grande azienda storica per incontrarli: gli Imprendisauri si annidano ovunque, dalla piccola impresa familiare fino alle startup che dovrebbero incarnare l’innovazione.
Ecco quindi il mio bestiario degli Imprendisauri, quelle figure che ancora oggi infestano il mondo del lavoro, rendendo più difficile la vita di collaboratori e team.
Pronti per il safari? 🎯
1️⃣ Il Saurus Infallibilis (L’ImprendiSauro che ha sempre ragione)
Convinto di essere infallibile, questo esemplare non sbaglia mai (e quando sbaglia, è colpa tua).
Zero autocritica, massimo ego. Le sue frasi tipiche?
“Non ho bisogno di feedback, so esattamente cosa sto facendo.”
“Se non funziona, è perché non mi avete ascoltato abbastanza bene.”
Habitat naturale: riunioni in cui si auto-elogia mentre il team si scambia occhiate disperate.
2️⃣ Il Glacialis Empathicus (L’ImprendiSauro senza empatia)
Se un collaboratore ha un problema, questo esemplare risponde con sguardo vitreo e assoluta indifferenza.
Il concetto di “persone” per lui è vago: vede solo ingranaggi produttivi da spremere fino all’osso.
“Non mi interessa come ti senti, l’importante è che tu consegni il progetto.”
“Stai male? Vabbè, ma almeno rispondi alle mail.”
Habitat naturale: open space in cui la gente si licenzia per sopravvivere.
3️⃣ L’Egomaniacus Predatorius (L’ImprendiSauro che si prende i meriti altrui)
Lavora pochissimo ma ha una dote speciale: rubare le idee degli altri e farle passare per sue.
Le sue vittime raccontano di riunioni in cui ha saputo appropriarsi di progetti, intuizioni e perfino battute di spirito.
“Questa era esattamente la mia idea! (Anche se l’hai detta tu 5 minuti fa…)”
“Ne ho parlato con il CEO, ha detto che la mia strategia è geniale!”
Habitat naturale: mail aziendali in cui si autocelebra con un “come dicevo l’altro giorno…”.
4️⃣ Il Bipolaris Managerialis (L’ImprendiSauro incoerente)
Un giorno dice bianco, il giorno dopo dice nero, e il giorno seguente nega di aver mai parlato.
Ti chiede un report dettagliato, poi ti accusa di perdere tempo sui dettagli.
Il team è perennemente nel panico perché nessuno capisce cosa voglia veramente.
“Come sarebbe a dire che hai fatto quello che ti ho detto? Non intendevo così!”
“No, non ho mai detto che dovevi consegnare oggi. Ah sì? Vabbè, colpa tua comunque.”
Habitat naturale: chat aziendali piene di messaggi contraddittori.
5️⃣ Il Tyrannus Autoritariensis (L’ImprendiSauro che impone il terrore)
Il capo è capo e tu sei nessuno. Con gerarchia ossessiva, rispetto imposto e dissenso vietato,
non si discute, non si ragiona, si obbedisce e basta.
L’azienda potrebbe anche crollare, ma guai a metterlo in discussione.
“Le decisioni non si discutono, si eseguono.”
“Ti pago per lavorare, non per pensare.”
Habitat naturale: stanze chiuse dove si pianificano strategie con zero coinvolgimento del team.
6️⃣ Il Micromanagerus Insopportabilis (L’ImprendiSauro che controlla tutto)
Non delega, non si fida di nessuno, e vuole vedere ogni mail, ogni file, ogni virgola.
Chiede aggiornamenti ogni 10 minuti e poi si lamenta se non riceve risposte immediate.
“Mi hai già inviato il report? Ah no? Sono passati ben 15 minuti da quando te l’ho chiesto!”
“Fai come dico io. No, aspetta, meglio se lo faccio io.”
Habitat naturale: riunioni infinite su dettagli irrilevanti.
7️⃣ L’Impossibilis Expectator (L’ImprendiSauro delle aspettative assurde)
Pretende miracoli, scadenze impossibili e risultati da record con zero risorse.
Ti dice che il budget è ridotto, il team è sottodimensionato, ma vuole il 200% in metà tempo.
“Se mi dici che è impossibile, significa che non hai abbastanza voglia di farlo.”
“Un weekend di straordinari e lo portiamo a casa, no?”
Habitat naturale: ogni angolo dell’ufficio, specialmente il venerdì sera alle 19.00.
8️⃣ Il Ridiculus Sarcasticus (L’ImprendiSauro che umilia e sminuisce)
Convinto di essere un grande motivatore, usa battutine taglienti e sarcasmo distruttivo per gestire il team.
Non capisce perché tutti abbiano la faccia da funerale in riunione.
“Ahahah dai, scherzavo! Ma tanto non lo capisci mai, vero?”
“Wow, hai fatto tutto da solo? Applausi! E ora rifallo meglio.”
Habitat naturale: pranzi aziendali dove mette in imbarazzo qualcuno per “fare il simpatico”.
9️⃣ Il Blameosaurus Rex (L’ImprendiSauro che non ha mai colpe)
Quando qualcosa va storto, la colpa è sempre di qualcun altro. Se l’azienda è in crisi, è colpa del team; se un cliente si lamenta, è colpa di chi l’ha gestito.
“Io? No, io non c’entro nulla, è stato il marketing / il commerciale / la logistica / il karma.”
“Ah, hai fatto esattamente quello che ti avevo detto? E allora perché non ha funzionato?”
Habitat naturale: riunioni in cui punta il dito e scarica ogni responsabilità.
🔟 L’Onniscientis Arrogantis (L’ImprendiSauro che sa tutto lui)
Esperto di tutto, più di chiunque altro. Se parli di marketing, ne sa più del marketing; se parli di vendite, ne sa più dei venditori; se parli di neuroscienze, ha letto un articolo su Facebook e ora spiega come funziona il cervello umano.
“Guarda, fidati di me. Ne so qualcosa.”
“Mah, io non l’avrei fatto così. Però fai come vuoi, tanto poi lo rifacciamo come dico io.”
Habitat naturale: qualunque conversazione in cui interrompe per spiegare la vita.
CONTENUTI BONUS: 🎭 Il Megalomanager: quando il delirio di onnipotenza incontra la gestione aziendale (e non finisce bene)
Se l’Imprendisauro è un fastidio, il Megalomanager è una calamità naturale.
Non è un semplice capo tossico: è il boss che si crede un mix tra Napoleone, Steve Jobs e Leonardo da Vinci. Il problema? Non ha il genio di nessuno dei tre, ma compensa con un’ego spropositato e un’instancabile capacità di seminare caos ovunque passi.
Questa è la sottospecie più pericolosa. Il Megalomanager non si limita a essere un problema per il team: è un rischio per l’intera azienda.
Pretende il controllo assoluto, impone ritmi insostenibili, demolisce l’autostima dei collaboratori e, alla fine, si chiede pure perché nessuno lo segue con entusiasmo.
Pronti per il profilo di questa creatura mitologica?
Ecco le 5 caratteristiche che lo rendono una minaccia esistenziale per la produttività. 👇
1️⃣ Il controllo è il suo ossigeno
Il Megalomanager non delega, non si fida di nessuno e deve avere l’ultima parola su tutto.
📌 Per lui, ogni email, ogni file, ogni post-it lasciato sulla scrivania è un affare di stato.
📌 Ti chiede aggiornamenti ogni 10 minuti, poi si lamenta che perdi tempo a rispondere.
📌 Non importa che tu sia un esperto nel tuo lavoro: lui sa comunque meglio di te come lo dovresti fare.
🎯 Tecnica preferita: Il micromanagement estremo.
📍 Habitat naturale: Riunioni infinite su dettagli irrilevanti.
🗣️ Frase tipica: “Fai come dico io. No, aspetta, meglio se lo faccio io.”
2️⃣ Gli obiettivi? Irrealistici e vaghi
Il Megalomanager non si accontenta di risultati normali: pretende miracoli.
📌 Ti assegna task impossibili con scadenze ridicole.
📌 Ti cambia obiettivi ogni tre giorni, senza mai dire chiaramente cosa vuole.
📌 Se qualcosa va storto, è perché non ti sei impegnato abbastanza (mica perché lui ha dato direttive senza senso).
🎯 Tecnica preferita: Confondere il team con richieste contraddittorie.
📍 Habitat naturale: Call su Zoom che iniziano con “Dobbiamo pensare fuori dagli schemi” e finiscono con “Fate come dico io.”
🗣️ Frase tipica: “Un minimo di impegno ed è fatta, no?”
3️⃣ La motivazione? Umiliare chi lavora per lui
Il Megalomanager crede che umiliare sia un grande strumento di crescita.
📌 Fa battutine taglienti su errori e difficoltà, convinto di essere brillante.
📌 Scredita pubblicamente chi non gli dà ragione.
📌 Non elogia mai nessuno perché, in fondo, sei pagato per fare il tuo lavoro, no?
🎯 Tecnica preferita: Il sarcasmo distruttivo.
📍 Habitat naturale: Pranzi aziendali in cui prende di mira qualcuno per “fare il simpatico”.
🗣️ Frase tipica: “Ahahah dai, scherzavo! Ma tanto non lo capisci mai, vero?”
4️⃣ Se c’è un problema, la colpa è sempre degli altri
Se un progetto fallisce, se un cliente si lamenta, se un dipendente scappa via… è sempre colpa di qualcun altro.
📌 Mai che il Megalomanager si prenda la responsabilità di qualcosa.
📌 Ha una lista infinita di capri espiatori: il mercato, il team, il governo, il meteo.
📌 Se lo metti alle strette, tira fuori la carta “avete frainteso le mie parole”.
🎯 Tecnica preferita: Lo scaricabarile professionale.
📍 Habitat naturale: Riunioni d’emergenza in cui punta il dito e si lamenta del team.
🗣️ Frase tipica: “Io? No, io non c’entro nulla, è stato il marketing / il commerciale / il karma.”
5️⃣ È convinto di essere un genio assoluto
Il Megalomanager si crede un visionario incompreso.
📌 Nessuno ne capisce le brillanti intuizioni (forse perché non hanno senso).
📌 Pensa di saper fare tutto meglio di chiunque altro.
📌 Legge un articolo su LinkedIn e il giorno dopo si atteggia a esperto di blockchain, marketing e neuroscienze.
🎯 Tecnica preferita: L’arroganza assoluta.
📍 Habitat naturale: Qualunque conversazione in cui può interrompere per spiegarti la vita.
🗣️ Frase tipica: “Mah, io non l’avrei fatto così. Però fai come vuoi, tanto poi lo rifacciamo come dico io.”
💡 Ora dimmi la verità: hai mai avuto a che fare con un Megalomanager?
Condividi la tua esperienza nei commenti (sfogarsi è terapeutico). 😏