Delegare senza paura: il segreto dei leader che crescono davvero
Quando incontro giovani manager o manager di seconda generazione, mi capita spesso di vedere la stessa scena: una lista infinita di cose da fare, agende stracolme, e una convinzione radicata nella loro testa:
🗣️ “Devo dimostrare che sono all’altezza, quindi faccio tutto io.”
Questo è esattamente l’errore che commetteva “Arturoo” (nome ovviamnte di fantasia, ma la storia che lo riguarda è reale e piuttosto comune), un giovane manager con cui ho lavorato di recente e, per inciso, uno dei migliori talenti che ho conoscito in questi ultimi tempi. Durante il nostro primo incontro (la consegna dell’ iProfile tanto per intendersi), ha trovato il modo di pazzare sul tavolo un elenco di tre pagine di attività. Era entusiasta del suo ruolo, ok, ma così entusiasta e convolto da esserne anche completamente sopraffatto.
Gli ho chiesto: “C’è qualcosa che puoi delegare?” (Era evidente che non avrebbe potuto seguire davvero bene così tante attività, peraltro importanti e impegnative per lo sviluppo strategico dell’azienda).
La sua risposta è stata immediata almeno tanto quanto la sua espressione stupita: “No eh! Queste sono innovazioni che ho portato io in azienda e cose che posso fare solo io!”
La verità? Non era così. Non c’è voluto molto a rendere evidente che il problema non era che nessuno fosse in grado di svolgere quelle attività, ma che “Arturo” sentiva il bisogno di dimostrare il suo valore. Come molti leader emergenti che ho conosciuto, aveva paura che delegare fosse un segnale di debolezza.
Se ti riconosci in questa situazione, sappi che delegare non significa perdere il controllo, ma moltiplicare il valore del tuo lavoro. Ecco come farlo senza paura (sono gli stessi consigli che ti darei se tu fossi un mio cliente).
1️⃣ Cambia mentalità: non sei più un esecutore, sei un leader
Uno degli ostacoli principali per chi fatica a delegare è il modo in cui vede il proprio ruolo.
- 🎯 Se sei stato promosso, è perché eri bravo nel tuo lavoro. Ma ora il tuo compito non è più solo “fare”, bensì guidare gli altri a fare.
- 🎯 La tua performance non si misura più su quanto fai, ma su quanto fai crescere il tuo team.
- 🎯 Non pensare che gli altri siano ‘scarsamente capaci’ o ‘non ancora pronti per’, molto spesso ti sorprenderanno (e, in molti casi, saranno anche molto meglio di te su alcune specifiche attività). Il tuo compito principale non è dimostrare che nessuno è bravo quanto te, bensì che, con te, le persone crescono, migliorano, sfidano se stesse arrivando a dare il meglio di sè. Il tuo compito è dimostrare che sei in grado di riconoscere i loro grandi talenti e offrire loro l’opportunità di mettere in scena le loro vite sul palcoscenico migliore che avrebbero potuto sperare di trovare. E loro, nella maggior parte dei casi, saranno ogogliosi di condividere le lor vite con te!
Se ti concentri solo sul completare le attività, limiti la tua crescita e quella del tuo team. Delegando, invece, dai ai tuoi collaboratori l’opportunità di imparare, di affrontare sfide e di crescere (esattamente come hai avuto modo di crescere tu).
2️⃣ Cosa delegare (e cosa no)?
Una volta accettato che delegare è parte del tuo lavoro, arriva la domanda successiva: da dove cominciare?
✔️ Fai una lista delle tue attività e chiediti:
- Quali attività mi impediscono di concentrarmi su progetti strategici? (Spesso sono cose delegabili ma visibili agli altri e delle quali ci si libera mal volentieri!).
- Quali attività potrebbero essere un’opportunità di crescita per il mio team? (Liberati dall’idea che questo possa in qualche modo metterti in ombra!).
- Quali task sfruttano i punti di forza dei miei collaboratori? (Sì, esatto: anche i tuoi junior hanno dei punti di forza!).
🎯 Cosa NON delegare?
Le attività che richiedono visione strategica, decisioni critiche e relazioni chiave con stakeholder e clienti.
🎯 Cosa PUOI delegare?
Task operative, attività ripetitive, e persino progetti complessi che possono essere suddivisi in più parti e assegnate a più persone.
3️⃣ Come delegare in modo efficace
🔹 Fai chiarezza sul perché
Quando assegni un compito, spiega non solo cosa va fatto, ma anche perché è importante.
🔹 Dai autonomia, ma stabilisci confini chiari
- ✅ Concorda gli obiettivi, ma lascia spazio alla creatività su come raggiungerli.
- ✅ Definisci momenti di check-in per monitorare i progressi senza diventare un micromanager.
🔹 Dai feedback e celebra i successi
Il miglior modo per far crescere il tuo team è dare feedback costruttivi e riconoscere i successi.
4️⃣ Se non impari a delegare, ti stai bloccando da solo
A metà del nostro percorso insieme, “Mario” ha iniziato a delegare (ma è stata dura eh!). Il risultato? Era più concentrato sui progetti importanti, il suo team era più coinvolto, e la sua leadership è cresciuta.
💡 Ricorda:
- ✅ Delegare non è una perdita di controllo, ma un modo per dare più valore al tuo lavoro.
- ✅ Più delega e responsabilità dai al tuo team, più possibilità hai di crescere come leader.
- ✅ Se vuoi fare carriera, devi essere in grado di costruire una squadra forte e autonoma.
🎯 Totale? Il vero segreto della leadership è fidarsi degli altri
Se vuoi essere un leader efficace, smetti di fare tutto da solo. Insegna, guida e lascia spazio alla crescita del tuo team.
La leadership non è dimostrare di essere indispensabile, ma creare le condizioni affinché l’azienda funzioni bene anche senza di te.
💡 Ora tocca a te:
- 👉 Qual è l’attività che oggi ti pesa di più e che potresti iniziare a delegare?
- 👉 Chi nella tua squadra potrebbe crescere con una nuova responsabilità?
- 👉 Come puoi supportarlo nel processo senza micromanagement?
Inizia ora. Il miglior leader non è quello che fa di più, ma quello che fa crescere di più. 🚀