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La trappola del multitasking: ovvero come illudersi di essere fighi mentre si combina poco o niente

Se il multitasking fosse davvero una competenza, oggi saremmo tutti CEO di multinazionali e al tempo stesso campioni olimpici, chef stellati e influencer da 1 milione di follower.
Spoiler: non lo siamo. E no, non è colpa della crisi economica.

È che il multitasking è una gigantesca fregatura. Una trappola mentale venduta come efficienza, ma che in realtà è solo un modo chic di dire: “Sto facendo tutto malissimo, ma almeno sono molto impegnato.”

Esempio pratico di multitasking moderno:

  • Parte una call.
  • Mentre ascolti a metà, rispondi a un’email.
  • Ti vibra il cellulare. WhatsApp di mamma.
  • Intanto Teams lampeggia.
  • Apri un CRM che ti guarda triste e incompreso.
  • Torni alla call, ma nessuno sa più di cosa si stia parlando. Nemmeno tu.

Risultato? Non hai risolto niente. Ma hai consumato l’equivalente cognitivo di una maratona sotto il sole di mezzogiorno.

Multitasking: il falso mito più tossico degli ultimi 20 anni

Ci hanno fatto credere che saltare da una cosa all’altra sia sinonimo di produttività.
Invece, è sinonimo di:

  • Stress cronico
  • Errori a raffica
  • Progetti eternamente “in progress”
  • Meeting infiniti dove nessuno ascolta davvero

E no, non è essere “dinamici”. È solo essere frammentati. E indovina? Le cose fatte a pezzi fanno schifo. Sempre.

La dura verità che nessuno vuole sentirsi dire:

  • ✅ Finisci una cosa.
  • ✅ Poi inizia l’altra.
  • ✅ Resta immerso abbastanza a lungo da creare qualcosa che abbia un senso.

Se ogni 3 minuti ti interrompi, non sei produttivo: sei solo perennemente in fase di riavvio.

Il multitasking non ti rende efficiente. Ti rende un criceto sulla ruota.

Ogni volta che cambi task, perdi focus.
Ogni volta che perdi focus, consumi energia mentale.
Ogni volta che consumi energia mentale… stai giocando a perdere contro te stesso.

Quindi, che si fa?

👉 Una cosa alla volta.
👉 Fatta bene.
👉 Chiusa, firmata, consegnata.
👉 Poi passi alla successiva.

(Magari senza hashtag tipo #grindmode #hustlelife, grazie.)

Se vuoi un consiglio pratico:

  • Blocca 40 minuti su un task. Solo quello.
  • No notifiche. No chiamate. No “rispondo solo a questo messaggino”.
  • Alla fine dei 40 minuti, guarda cosa hai fatto.

Se hai costruito qualcosa che esiste, bravo.
Se hai solo “smaltito comunicazioni”, sei ancora nella ruota.

🎯 Morale?

Fare meno cose alla volta non è essere lenti. È essere furbi.

E chi costruisce davvero risultati non sembra mai “troppo occupato”.
Sembra concentrato. E sereno.
Che, diciamolo, è molto più sexy.

👊 Stay cool, stay single-task.

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