📌 Micromanagement: l’arte di rovinare il lavoro altrui con stile
Ci sono due tipi di manager nel mondo: quelli che guidano il team con visione e fiducia, e quelli che controllano anche la dimensione dei margini nei PowerPoint perché “non si sa mai”.
Se ti sei mai trovato a pensare:
- “Meglio se lo faccio io, altrimenti chissà cosa combinano…”
- “Voglio vedere ogni mail prima che venga inviata!”
- “Perché quel report non è stato scritto esattamente come l’avrei scritto io?”
Congratulazioni! Potresti essere un micromanager professionista.
Ed ecco la brutta notizia: il micromanagement non ha mai aiutato nessuno.
Anzi, è il modo più veloce per demotivare il team, ridurre la produttività e condannarsi a un esaurimento nervoso.
Vediamo perché il micromanagement è il male assoluto, come riconoscerlo e come smettere di farlo prima che il tuo team ti boicotti la macchina aziendale.
🚀 Perché il micromanagement esiste ancora?
1️⃣ “Se non lo faccio io, verrà male”
💡 La classica sindrome del “nessuno sa fare le cose come me”.
Se nessuno nel team è capace, forse il problema non è il team, ma il tuo modo di gestirlo.
Inoltre, spera che l’attività, o peggio ancora le attività, che solo tu sai fare veramente bene, siano ‘una tantum’, perché se sono molto frequenti stai firmando per far gettare la chiave della tua prigione. In bocca al lupo!
2️⃣ L’ossessione del dettaglio
💡 Hai mai visto un manager correggere una presentazione per cambiare un font?
Il micromanager non riesce a vedere il quadro generale perché è troppo occupato a correggere virgole nelle mail.
3️⃣ Il terrore del fallimento
💡 Delegare significa accettare che qualcuno possa sbagliare.
Se non lasci mai spazio agli errori, non lasci spazio alla crescita.
🔍 Segnali chiari che stai facendo micromanagement
- Non delegare mai veramente. Dai un compito e poi pretendi di essere messo a conoscenza di ogni virgola che viene modificata e/o introdotta e spesso non riesci ad esimerti dal voler dare il tuo contributo (a tutti i costi)..
- Chiedere report continui su qualsiasi cosa o indire riunioni. Se il tuo team passa più tempo a scrivere report o a fare riunioni che a lavorare, sei sulla strada giusta… .
- Sostituirti al tuo team. Se fai il lavoro degli altri, stai buttando via il tuo tempo.
- Correggere dettagli inutili. “Quel file andava salvato con un altro nome. Ora rifallo.” Davvero?
💥 Come smettere di fare micromanagement
1️⃣ Delega (sul serio) e poi allontanati
🚀 Dai istruzioni chiare e lascia lavorare le persone.
2️⃣ Accetta che non tutto sarà perfetto (e va bene così!)
📌 Chiediti: “Questa cosa cambierà davvero il risultato finale?” Se la risposta è no, lascia correre.
3️⃣ Smettila di chiedere aggiornamenti ogni cinque minuti
📌 Imposta riunioni periodiche, non quotidiane, per gli aggiornamenti e fidati del processo.
4️⃣ Dai feedback, non ordini
📌 Se qualcuno ha fatto un errore, non fare tu il lavoro al posto suo.
🚀 Correggi e spiega come migliorare.
🔥 📌 FAQ: tutto quello che un micromanager (forse) non ammetterà mai, ma dovrebbe sapere
Le FAQ
💡 Hai il sospetto di essere un micromanager, ma vuoi un ultimo test di conferma? O magari stai cercando un modo diplomatico per far capire a un tuo superiore che sta strangolando il team con il controllo eccessivo?
Ecco cinque domande (e risposte) che potrebbero salvare il tuo team (e la tua salute mentale).
🛑 1. “Ma se smetto di controllare tutto, come faccio a garantire che il lavoro venga fatto bene?”
📌 Spoiler: non è il controllo che garantisce qualità, ma la chiarezza negli obiettivi e nelle aspettative.
💡 Se dai istruzioni precise e obiettivi chiari, il tuo team saprà cosa fare senza bisogno che tu stia col fiato sul collo ogni cinque minuti.
🚀 Soluzione: Imposta punti di verifica ragionevoli e lascia lavorare le persone. Se il risultato non è come te lo aspettavi, forse non hai spiegato bene cosa volevi.
🛑 2. “E se qualcuno commette un errore?”
📌 Domanda migliore: “E se non permetto mai a nessuno di sbagliare, come impareranno?”
💡 Gli errori non sono la fine del mondo, sono parte del processo di crescita. Se correggi ogni dettaglio prima ancora che il collaboratore se ne accorga, lo stai solo privando di un’opportunità di apprendimento.
🚀 Soluzione: Invece di intervenire subito, lascia che le persone scoprano i loro errori e trovino soluzioni. Se il danno è contenuto, meglio un errore oggi che un incompetente domani.
🛑 3. “Se non li seguo passo passo, significa che non mi interessa il loro lavoro?”
📌 No, significa che ti fidi. E fidarsi è un segnale di leadership, non di disinteresse.
💡 Il problema dei micromanager è che confondono “essere coinvolti” con “essere onnipresenti”. Un vero leader non deve stare su ogni dettaglio, ma assicurarsi che il team sappia come gestire il lavoro.
🚀 Soluzione: Sostituisci il controllo con il supporto. Chiedi “Di cosa hai bisogno per farlo al meglio?” invece di “Fammi vedere subito cosa hai fatto!”
🛑 4. “Ma delegare non significa perdere il controllo?”
📌 No, delegare significa dare responsabilità, non abbandonare il team al proprio destino.
💡 Se delegare ti spaventa, probabilmente non hai mai insegnato davvero a qualcuno come gestire un compito. Il micromanagement diventa un circolo vizioso: non lasci spazio, quindi nessuno cresce, e devi fare tutto tu.
🚀 Soluzione: Inizia a delegare con un piano chiaro: ✔ Dai istruzioni precise e poi allontanati; ✔ Imposta momenti di allineamento senza soffocare il team; ✔ Accetta che i primi risultati possano non essere perfetti (e insegna come migliorarli, invece di rifarli tu).
🛑 5. “Se tutti i miei collaboratori mi chiedono sempre conferma prima di fare qualsiasi cosa, è perché sono responsabili, giusto?”
📌 No, è perché li hai addestrati a non prendere iniziative.
💡 Se il tuo team non prende decisioni senza consultarti, probabilmente hai creato un ambiente in cui sbagliare è inaccettabile e dove l’unica sicurezza è chiedere permesso per ogni minima cosa.
🚀 Soluzione: Quando qualcuno ti chiede “Come devo fare?”, prova a rispondere: 👉 “Tu come lo faresti?” 👉 “Dimmi la tua soluzione, poi ne parliamo.” E vedrai che il tuo team inizierà a prendere iniziativa.
🔚 Vuoi controllare tutto o vuoi un team che funziona?
📌 Ricapitoliamo:
- ❌ Il micromanagement uccide motivazione e produttività.
- ❌ Se fai il lavoro degli altri, non stai facendo il tuo.
- ❌ Se le persone non prendono iniziativa, forse sei tu che non glielo permetti.
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🔗 Altre risorse per approfondire
🔍 Approfondisci
✔️ Micromanaging Behaviour and Employee Productivity in SMEs in Rivers State
Uno studio di Amadi Martins Ndidi et al. (2022) pubblicato sull’*International Journal of Research and Innovation in Social Science* che analizza come la microgestione possa creare insicurezza e disimpegno tra i dipendenti, pur avendo applicazioni utili in contesti specifici.
✔️ What is Wrong with Micromanagement: Economic View
Un’analisi economica di S. Aguilar et al. (2021) pubblicata sull’*Asian Journal of Economics and Banking* che evidenzia come il micromanagement riduca la produttività anche in assenza di disagio psicologico, con effetti negativi accentuati dalla diversità della forza lavoro.
✔️ Understanding the Counterproductive Effects of Micromanagement in Leadership
Uno studio di Misheck Samakao et al. (2023) pubblicato sull’*International Journal of Research and Innovation in Social Science* che esamina come il micromanagement soffochi l’innovazione, la creatività e l’autostima dei lavoratori, promuovendo sfiducia e insicurezza.
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