Essere gentili dopo “un abuso” basta a rimediare?
Immagina di lavorare per un capo imprevedibile. Un giorno è disponibile, premuroso e sembra davvero interessato al benessere del team. Il giorno dopo urla, sminuisce e tratta i collaboratori con arroganza. Poi, dopo qualche giorno, torna a essere gentile, magari con qualche elogio inaspettato o un invito a pranzo.
All’inizio, potresti pensare: forse aveva solo una giornata storta. Ma poi succede di nuovo. E di nuovo.
💡 Benvenuto nella leadership “Jekyll e Hyde”.
Uno studio pubblicato dall’Harvard Business School ha dimostrato che questa oscillazione tra comportamenti tossici e atti di gentilezza non solo non compensa il danno fatto, ma può persino peggiorare la situazione.
Il mito del “far pace” con il team dopo un errore
Molti leader credono che, se si comportano male in un momento di stress, basterà poi mostrare gentilezza e attenzione per cancellare tutto.
💡 Errore enorme.
La realtà è che l’alternanza tra abuso e gentilezza è più dannosa dell’abuso costante.
📌 Perché?
- Crea incertezza. I collaboratori non sanno mai con chi avranno a che fare: il leader comprensivo o quello aggressivo?
- Consuma emotivamente il team. L’instabilità emotiva genera ansia e riduce la produttività.
- Erode la fiducia. Se un leader tratta male il team ma poi cerca di compensare con atti di gentilezza, i collaboratori iniziano a diffidare di ogni gesto positivo.
📌 Morale? Se pensi di poter compensare un cattivo comportamento con atti gentili successivi, stai solo peggiorando la situazione.
Meglio un leader costantemente tossico? La risposta è sorprendente
Ecco la parte più sconvolgente della ricerca: è meno dannoso un capo sempre tossico rispetto a uno che alterna gentilezza e abuso.
💡 Sembra assurdo, ma ha senso.
Se un capo è costantemente scorretto, almeno i collaboratori sanno cosa aspettarsi. Imparano a proteggersi, a ridurre il contatto, a sviluppare strategie per sopravvivere.
Invece, con un leader incoerente, l’incertezza mina la sicurezza psicologica del team, portando a stress cronico e prestazioni in calo.
Come eliminare la leadership incoerente e creare un ambiente sano
Se sei un leader e ti riconosci in alcuni di questi comportamenti, non disperare: cambiare è possibile. Ecco come.
1. Smetti di cercare di “compensare” gli errori con la gentilezza
Se hai avuto una reazione eccessiva o un comportamento sbagliato, chiedi scusa e lavora su te stesso. Non cercare di “riequilibrare” la bilancia con atti di gentilezza forzata.
2. Impara a regolare le tue emozioni
La maggior parte dei leader incoerenti ha difficoltà con il controllo emotivo. Pratiche come la mindfulness, la gestione dello stress e le tecniche di comunicazione assertiva possono aiutarti a reagire in modo più costruttivo.
3. Sii trasparente con il team
Se stai lavorando su te stesso per migliorare il tuo comportamento, comunicalo apertamente. La trasparenza è la chiave per ricostruire la fiducia.
4. Le aziende devono smettere di tollerare la leadership incoerente
HR e top management devono prendere sul serio il problema, offrendo formazione e strumenti per prevenire questi comportamenti.
Conclusione: la leadership non è un bilanciamento tra bene e male, è coerenza
Alternare abuso e gentilezza è una delle cose più dannose che si possano fare a un team.
📌 Un vero leader non cerca di “bilanciare” gli errori con gesti gentili. Un vero leader si impegna a essere costantemente corretto, giusto ed equo.
🔹 Domanda aperta: Hai mai lavorato con un capo che alternava momenti di gentilezza a comportamenti tossici? Come ha influenzato il tuo lavoro e la tua motivazione?
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